Se sei un RSPP o un HSE Manager, presto o tardi ti troverai ad affrontare il tema dei rifiuti aziendali. Oggi la corretta gestione dei rifiuti è sempre più una prerogativa di tutte le aziende che vogliono essere all’avanguardia e risultare professionali agli occhi di clienti e fornitori, oltre che essere in regola con le normative vigenti.
Se fino ad oggi il tema ambientale rappresentava una piccola parte del previsionale di budget delle aziende, oggi è diventato a tutti gli effetti una delle voci più significative. E, quando si parla di ambiente, un ruolo fondamentale lo gioca il Waste Management, ossia la gestione dei rifiuti prodotti: dalla caratterizzazione, fino all’effettivo smaltimento o recupero.
RSPP e HSE: perché è così importante la gestione dei rifiuti?
Le motivazioni sono molteplici.
Sicuramente l’importanza di certificazioni e di attestati di qualità: le Società moderne e all’avanguardia pretendono che i loro fornitori rispettino (e certifichino) determinati requisiti qualitativi. Tra i più importanti c’è la certificazione ambientale (ISO 14001): la corretta gestione dei rifiuti è un aspetto consistente da rispettare per essere certificati.
In secondo luogo, c’è l’aspetto normativo: la legislazione ambientale è in continua evoluzione e spesso risulta complicato rimanere al passo con gli aggiornamenti. Sfortunatamente (o meglio, fortunatamente) gli Enti di controllo sono molto fiscali e le normative prevedono sanzioni decisamente corpose che in diversi casi ricadono anche nel penale.
Last but not least, la sostenibilità ambientale: è dovere di ognuno di noi, dal privato all’azienda, avere comportamenti sostenibili e di rispetto per il Pianeta. Senza ombra di dubbio la corretta gestione dei rifiuti – soprattutto se speciali e/o pericolosi – è una delle colonne portanti della strada che porta verso una maggiore sostenibilità.
Quali sono gli step fondamentali per una corretta gestione?
Ovviamente ogni azienda ha le sue peculiarità e ogni polo produttivo deve essere analizzato, ma possiamo individuare 3 “macroaree”:
- Classificazione e caratterizzazione
Un aspetto da non trascurare assolutamente è quello della corretta classificazione e caratterizzazione del rifiuto, quindi dell’assegnazione del codice EER che, precisiamo, è un onere che spetta al produttore del rifiuto.
Spesso i due termini – classificazione e caratterizzazione – vengono utilizzati erroneamente come sinonimi. Senza entrare in tecnicismi che potrebbero creare solo confusione, basti sapere che la classificazione è intesa come il processo che porta all’individuazione del codice EER. Di fatti, lo strumento utilizzato per questa procedura è proprio l’Elenco Europeo dei Rifiuti.
La caratterizzazione è la raccolta di tutte le informazioni utili sul processo produttivo che ha generato quel rifiuto: dalla raccolta di tutte le schede di sicurezza (per legge i fornitori delle materie prime devono fornirli) delle materie utilizzate, delle sostanze con cui è venuto a contatto, fino alle trasformazioni dello stato fisico dovute ai fenomeni o reazioni chimico/fisiche. In molti casi si rende anche necessaria un’analisi chimica eseguita in laboratorio – per alcuni rifiuti l’analisi è obbligatoria.
- Confezionamento ed etichettatura
I rifiuti, in base alla loro pericolosità o meno, allo stato fisico e alle loro caratteristiche chimico/fisiche, devono essere confezionati secondo determinate modalità, anche per agevolare il futuro smaltimento/recupero.
Ormai tutti gli impianti di smaltimento e recupero hanno adottato delle direttive molto rigide per quanto concerne il confezionamento dei rifiuti in fase di accettazione del carico. Quindi un confezionamento non idoneo rischia di essere motivo di respingimento del carico da parte dell’impianto; non solo, stesso discorso vale per i trasportatori, i quali, una volta caricato il materiale ne diventano a tutti gli effetti i responsabili; quindi, preferiscono non caricare rifiuti confezionati/imballati non correttamente per non incorrere in gravi sanzioni.
Un altro onere che spetta al produttore è quello di etichettare correttamente i rifiuti prodotti, va da sé che quest’obbligo risulta ancora più importante nel momento in cui si maneggiano rifiuti pericolosi.
- Raccolta e trasporto. Recupero e smaltimento
Potrebbe sembrare superfluo ma è necessario specificarlo: le operazioni di raccolta, trasporto e smaltimento/recupero possono essere eseguite solo da aziende ecologiche specializzate e iscritte all’albo gestori ambientali; quindi, in possesso delle varie autorizzazioni.
Gli impianti di trattamento rifiuti sono specializzati per tipologie e possono far entrare solo i codici EER presenti nelle proprie autorizzazioni. Anche se è tutto interesse degli impianti non far entrare rifiuti che non hanno in autorizzazione, è onere del produttore assicurarsi che ciò avvenga facendosi inviare l’autorizzazione e controllandola. In caso contrario, rischiano sanzioni salate (e in base ai casi anche penali) sia l’impianto di destino che il produttore.
Esiste inoltre tutta una parte burocratica – dai formulari al registro di carico e scarico (e il RENTRI tra non molto) – con cui l’azienda deve tassativamente essere sempre in regola.
RSPP e HSE: quindi, a chi affidarsi e come procedere?
Non temere: esistono aziende che svolgono tutto quello che abbiamo descritto al posto tuo e possono affiancarti per tutto l’iter di gestione del rifiuto. Se quindi sei un RSPP o un HSE e hai iniziato ad occuparti dei rifiuti della tua azienda, la prima cosa che devi fare è assicurarti che la società che vi ha seguito finora abbia seguito gli step che abbiamo indicato.
In che modo? Fai eseguire un audit ad un’azienda specializzata del settore (ovviamente ti consigliamo di affidarti a noi che facciamo questi assessment da anni in maniera completamente gratuita e senza impegno!).
Nota bene: diffida dalle aziende chi risolvono i problemi facendoti buttare tutto nello stesso container. Potrebbe sembrare una soluzione comoda e veloce ma in questo modo staresti gestendo i rifiuti in maniera scorretta e, in caso di controlli, saresti sicuramente sanzionato.
Informazioni molto interessanti, grazie per averle condivise.
Siamo convinti che non esista nulla di più importante che una buona informazione.
Grazie per il commento!