L’Italia si conferma una vera fuoriclasse per quanto riguarda il riciclo di carta e cartone, a confermarlo è l’ultimo rapporto pubblicato da Comieco.
Nel 2023 la raccolta differenziata di carta e cartone in Italia cresce di quasi il 3% rispetto al 2022 e raggiunge la quota record di oltre 3,7 milioni di tonnellate. Un andamento che si riflette positivamente anche sul tasso di riciclo degli imballaggi cellulosici che arriva al 92,3%, in netto anticipo sugli obiettivi UE al 2030 (85%) e un conferimento medio di 64 Kg. per abitante.
Riciclo carta e cartone: i dati per macroaree
La raccolta differenziata comunale di carta e cartone supera i 3,7 milioni di tonnellate, con un incremento di circa 107 mila tonnellate (+2,9% su 2022) pari alla raccolta complessiva di Valle d’Aosta, Umbria e Basilicata messe insieme.
Nord
Il Nord ha registrato il miglioramento più consistente con oltre 51 mila tonnellate in più (+2,8%) rispetto al 2022, nonostante quattro regioni si attestino di poco sopra o al di sotto dello 0%.
Oltre la metà dei volumi arrivano dal Veneto (+28,5 mila tonnellate e +9,9%), dall’Emilia Romagna (+11 mila tonnellate e +2,7%) e Liguria (+8,3 mila tonnellate e +8,1%).
Mentre segnano un risultato negativo Valle d’Aosta e Trentino-Alto Adige.
Centro
Il Centro aumenta dell’1,5% rispetto al 2022 segnando +13 mila tonnellate. Il contributo maggiore arriva dal Lazio (+10 mila tonnellate – provenienti soprattutto da Roma), Toscana (+4,8 mila tonnellate) e Umbria (+600 tonnellate).
Cartellino rosso per le Marche che registrano un calo di -2,3 mila tonnellate.
Sud
Ottimi risultati anche dal Meridione (+4,5% e +42,3 mila tonnellate). Merito di questo risultato è da assegnare alla Sicilia (+9,9% e +22 mila tonnellate), Campania (+4,5% e +10,1 mila tonnellate). Bene anche il Molise (+7,6% e +800 tonnellate), Puglia (+2,3% e +4,6 mila tonnellate) e la Sardegna (+3,2% e + 3 mila tonnellate).
L’unico dato negativo è quello dell’Abruzzo che registra un -1,3% rispetto al 2022.
Riciclo carta e cartone: i dati nel complesso
Rispetto alle stime dello scorso anno, le proiezioni sul 2023 portano a valutare una sostanziale stabilità dei rifiuti urbani prodotti in Italia che si attestano di poco sopra le 29 milioni di tonnellate. Scomponendo il dato tra i flussi raccolti in modo differenziato e quota residuale, da una parte assistiamo ad un’affermazione del materiale separato all’origine in crescita per oltre 250 mila tonnellate (+1,3%) e dall’altra alla riduzione della quota di indifferenziato che si contrae di quasi due punti percentuali (-186 mila tonnellate).
L’effetto complessivo è un ulteriore miglioramento delle performance generali di raccolta differenziata che, a livello nazionale, arriva a sfiorare il 66%.
A livello nazionale il tasso di intercettazione medio di carta e cartone sul totale dei rifiuti urbani si afferma al 12,9%, grazie soprattutto alla crescita nelle grandi regioni meridionali (Sicilia, Campania, Puglia) che continuano il loro percorso di sviluppo, ma con una progressione non ancora del tutto lanciata.
Riciclo carta e cartone: immesso al consumo
Diminuisce di poco il consumo interno di macero che dai 5,4 milioni di tonnellate nel 2022 passa a 5 milioni di tonnellate del 2023. Nonostante ciò, la carta recuperata si conferma comunque la principale fonte di fibra cellulosica per il settore cartario; l’effetto complessivo lo avvertiamo sul tasso di riciclo degli imballaggi cellulosici che si attesa al 92,3%, al di sopra degli obiettivi UE previsti per la filiera (85% previsto dalla Direttiva 2018/852/CE).
Fonti
29° rapporto “Raccolta e riciclo carta e cartone” – Comieco