A una settimana dall’introduzione ufficiale del RENTRI (Registro Elettronico Nazionale per la Tracciabilità dei Rifiuti), il sistema sta prendendo forma tra luci e ombre. Tiziana Cefis, nostra consulente e consulente ambientale di Tea Consulting, traccia un primo bilancio dell’implementazione insieme all’emittente Ricicla TV.
Il bilancio è complesso: la piattaforma ha retto tecnicamente, ma le aziende si trovano a fare i conti con dubbi normativi e difficoltà operative.
Il problema principale riguarda le modalità di compilazione di registri e formulari, con istruzioni non ancora chiare che hanno causato errori e rallentamenti nella gestione dei rifiuti. Gli impianti hanno ricevuto documenti mal compilati, bloccando o rallentando il conferimento dei rifiuti. Cefis invita alla flessibilità sia da parte delle aziende che degli enti di controllo, privilegiando la corretta tracciabilità rispetto a inesattezze formali.
Un’altra criticità è la rigidità del sistema, che non sempre si adatta alle esigenze operative delle aziende. Inoltre, il decreto direttoriale di dicembre 2023 necessita di un aggiornamento urgente per correggere errori e chiarire le nuove disposizioni.
A complicare la situazione, il tentativo del Senato di prorogare l’entrata in vigore del RENTRI di 60 giorni ha solo generato confusione tra gli operatori, senza reali possibilità di attuazione. Cefis sottolinea la necessità di un maggiore supporto da parte del Ministero dell’Ambiente, affinché il sistema possa funzionare senza incertezze.
Ecco l’intervista della nostra consulente ambientale, Tiziana Cefis.